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Caldaie a biomassa, caldaie a legna, caldaie a pellet, caldaie a cippato, stufe a biomassa in Toscana, Powered by Joomla! Joomla 1.6 Templates by SiteGround

 

Benvenuti nel sito della Lightland Soluzioni Energia Srl

dedicato Al Risparmio Energetico

Lightland è partner certificato SunPower per gli impianti fotovoltaici

 

NUOVA PARTNERSHIP PER ACCUMULI E BATTERIE

LIGHTLAND E POWERWALL TESLA

--VISITA IL SITO E CONTATTACI--


Si amplia l'offerta riguardanti gli impianti a biomassa per il riscaldamento di ambienti non dotati di locale caldaie. Stufe a biomasse efficienti e di arredo: le stufe a legna e le stufe a pellet Piazzetta e Superior.

Vai al catalogo stufe a biomasse on line.

Richiedici un preventivo

preventivi caldaie e stufe a biomassa legna pellet cippato

 


PROMOZIONE

SU CALDAIA, STUFA,  IMPIANTI  A BIOMASSA,
SOLARI TERMICI ED IMPIANTI FOTOVOLTAICI

La nostra azienda ti offre l'installazione di una caldaia, stufa o  impianto a biomassa legnosa  (legna, a cippato o a pellet) per il tuo ambiente, ottenendo con le biomasse: Risparmio,Comfort, Ecologia.

Con i nostri impianti a legna l'alimentazione va effettuata al massimo una volta al giorno e grazie al puffer potrai avereacqua calda per più giorni anche a caldaia spenta. Con una nostra caldaia a pellet e/o cippato invece.... ti dimentichi di alimentarla. Per tutti i nostri modelli di caldaie a biomassa la cenere va tolta non più di una volta a settimana.

Se il tuo problema è lo spazio in assenza di un locale caldaia....noi ti possiamo offrire impianti a biomassa, caldaia e stufe a pellet e legna da appartamento grandi poco più di una caldaia classica ma con leidentiche funzionalità e sicurezza della caldaia a biomassa da centrale termica.

Lightland Soluzioni Energia srl installa solo impianti di qualità, caldaia o stufe che siano!!!!!!


Vuoi richiedere i Certificati Bianchi?


CONTATTACI

 

 
Certificati Bianchi

La Lightland Soluzioni Energia srl può agire da ESCo (Energy Service Company) essendo certificata per la richiesta dei Certificati Bianchi presso il GSE e come operatore sia sul Mercato dei Titoli di Efficienza Energetica che al Registro, attraverso le Transazioni Bilaterali.

Quindi possiamo offrire una ULTERIORE OPPORTUNITA' DI RISPARMIO e di GUADAGNO con il fotovoltaico e i certificati bianchi. Come?


Sei una AZIENDA o un PRIVATO che ha realizzato un impianto fotovoltaico con le seguenti caratteristiche:

1) POTENZA MINORE di 20 kWp

2) ALLACCIATO NEGLI ULTIMI 12 MESI

3) che NON ha goduto della detrazione fiscale

 

Oppure hai realizzato un impianto a Biomassa con potenza minore di 35 kW? Lo vuoi realizzare con noi?

 

CONTATTACI allo

0577 579747

oppure all'indirizzo email

Questo indirizzo e-mail è protetto dallo spam bot. Abilita Javascript per vederlo.


chiederemo per te i CERTIFICATI BIANCHI (ti applicheremo una ottima condizione in denaro e ti pagheremo con velocità)!!!!


I Certificati bianchi, che la Lightland può richiedere per te, detti anche “Titoli di Efficienza Energetica” (TEE) sono i titoli negoziabili che certificano il conseguimento di risparmi energetici negli usi finali di energia. Questi risparmi devono essere ottenuti attraverso interventi e progetti di incremento di efficienza energetica che saranno a loro volta ben controllati.

La legislazione italiana con i decreti ministeriali del 20 luglio 2004, in vigore nel gennaio 2005, ha previsto per la prima volta questi certificati bianchi fissando obiettivi quantitativi di risparmio di energia precisi così da mettere i distributori di energia elettrica e di gas naturale nelle condizioni di doverli raggiungere annualmente.

A questo punto i destinatari della iniziativa (soggetti obbligati) possono provvedere a conquistarsi questi certificati bianchi realizzando progetti di efficienza energetica con cui ottenerli “direttamente”, oppure passando attraverso altri soggetti. Praticamente li comprano, da chi ne ha in eccesso, come la Lightland, al mercato oppure al Registro dei Titoli di Efficienza Energetica, organizzato dal GME.

Tra coloro che possono presentare progetti per il rilascio dei certificati bianchi oggi ci sono soggetti obbligati e non. I primi sono imprese distributrici di energia elettrica e gas con più di 50mila clienti finali, i non obbligati, detti “volontari” sono ad esempio i distributori con utenza finale minore di quella prescritta oppure anche società di servizi, Energy Service Company, produttori, impiantisti. Oppure le organizzazioni soggette all’obbligo di nomina dell’energy manager.

Quindi scegliere Lightland significa scegliere una azienda che in proprio può richidere i Certificati Bianchi con indubbio vantaggio economico per il Cliente.

Certificati bianchi: valore

Ciascuno dei certificati bianchi di cui abbiamo parlato equivale al risparmio di una tonnellata equivalente di petrolio (TEP-Tonnellate Equivalenti di Petrolio). Questo TEP viene riconosciuto applicando le seguenti equivalenze: 1 tep = 11.628 kWh per quanto riguarda i combustibili (1 tep = 41,860 GJ). Oppure 1 tep = 5.347,59 kWh per i consumi elettrici (1 kWh = 0,187×10−3 tep).

Questa differenziazione è legata al fatto che per produrre uguali quantità di energia termica ed elettrica sono necessari apporti diversi di energia primaria. Ce ne vuole di più per la elettrica, quindi per un mancato consumo elettrico è riconosciuto un risparmio in termini di TEP maggiore rispetto all’analogo termico.

Certificati bianchi GSE

Il GSE, Gestore dei Servizi Energetici (GSE), dal 3 febbraio 2013 è la realtà che si occupa della valutazione e della certificazione dei risparmi correlati a progetti di efficienza energetici nell’ambito del meccanismo dei certificati bianchi che la Lightland Presenta. L’entità del risparmio energetico da conseguire per accedere al meccanismo dei certificati bianchi varia da progetto a progetto o, per lo meno, dalla tipologia generale e dagli interventi che vi sono inseriti.

La valutazione che il GSE effettua, quindi, non è affatto banale, come non banale l’impegno che i distributori di energia o i soggetti che vanno alla conquista dei certificati bianchi devono mettere. Vediamo qualche esempio: per interventi soggetti a valutazione considerata “standard” il risparmio per i certificati bianchi deve essere di 20 tep/anno, per gli interventi soggetti a valutazione analitica invece, ci vuole un minimo di 40 tep/anno, infine per quelli da valutare con metodo a consuntivo la soglia da raggiungere è di 60 tep/anno. Non è così semplice il meccanismo per chi ci si trova ad orientarsi ma con il proprio singolo caso si ragiona meglio che descrivendo i massimi sistemi del sistema dei certificati bianchi.

L’intervento che ciascuno dei soggetti coinvolti può proporre può essere a monte del processo produttivo di energia o presso l’utente favorendolo nella sostituzione di elettrodomestici e caldaie vecchi. Da “mandare in pensione” per fare posto a apparecchi a più alta efficienza e che danneggiano meno l’ambiente. Per convenzione la durata degli interventi è di 5 anni con alcune eccezioni per cui si arriva a 8 anni, come nel caso degli involucri edilizi o dell‘architettura bioclimatica.

Certificati bianchi TEE

Abbiamo accennato che i certificati bianchi possono essere ottenuti anche mercanteggiando con terzi soggetti, tale contrattazione può avvenire o tra gli interessati, Transazioni Bilaterali, o in uno specifico mercato gestito dal GME (Gestore dei Mercati Energetici).

Certificati bianchi ESCO-Lightland

Oltre che direttamente, i diretti interessati dai certificati bianchi, i distributori, possono realizzare gli interventi richiesti tramite società controllate e da società operanti nel settore dei servizi energetici (ESCO) autorizzate dall’Autorità. Questa strada nella realtà dei fatti è spesso una scelta obbligata per il fatto che il GSE considera solo pacchetti di risparmi così consistenti (da 20 certificati bianchi e più) da poter essere raggiunti solo dalla potenza massima di 19,9 kW, e solo se l’impianto è in una regione ben soleggiata.

Ecco quindi che una ESCO-Come la Lightland- può unire la produzione di più impianti piccoli presentando tutto assieme al GSE. Non difficile da credere, inoltre, la presenza di una buona dose di burocrazia che, se gestita dal singolo distributore piccolo, è molto frenante se non scoraggiante. Una ESCO intraprendente può poi proporsi per anticipare subito l’intero ammontare dei certificati bianchi di un certo numero di anni detraendo poi tramite compenso.

Un processo virtuoso perché così La Lightland può usare il denaro per garantire uno sconto immediato al cliente che a sua volta si trova davanti un bel vantaggio.

Certificati bianchi fotovoltaico

Anche chi produce energia con il fotovoltaico può ottenere incentivazioni tramite Certificati Bianchi che infatti contemplano nella loro natura tutte le forme di produzione da rinnovabili. Possono essere anche sommate fra loro. Interessante, soprattutto in questa attuale era post-conto energia.

E forse potrebbero andare ancora oltre, quanto a convenienza, ma sono bloccati dalle limitazione di taglia che spesso fanno discutere a chi si occupa di fotovoltaico più da vicino e si trovano a “sbattere” contro soglie che riguardano oltretutto quasi solo proprio il fotovoltaico.

Qualche numero per i certificati bianchi e il fotovoltaico per farci un’idea dei kW di cui stiamo parlando. Si stima che in Italia, un kW di fotovoltaico possa fruttare ogni anno un certificato bianco pari a circa 100 euro, oscillanti in borsa. Per un impianto domestico da 3 kW si avrebbero 300 euro l’anno dai certificati bianchi, in 5 anni arriviamo a 1.500 euro.

 

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