Caldaie a biomassa, caldaie a legna, caldaie a pellet, caldaie a cippato, stufe a biomassa in Toscana

Figura 1	Figura 2	Figura 3	Figura 4

Il cippato di legno (dall'inglese Chips) è il prodotto della lavorazione della legna, ottenuto per triturazione, scheggiatura e frantumazione. La dimensione delle scaglie che si ottengono da questi processi risulta di lunghezza compresa tra 2 e 10 cm e lo spessore può essere di alcuni millimetri. Tale frammentazione del legno, che ne riduce la pezzatura, ne permette lo stoccaggio nei silos e il caricamento automatico nelle caldaie (Figura 2). generalmente, qualunque specie vegetale legnosa è idonea alla cippatura, che viene normalmente eseguita con appositi macchinari (Figura 3) a partire da scarti del taglio del bosco, sottoprodotti di segheria, scarti della manutenzione del territorio, utilizzo forestale di tronchi interi che non trovano altri impieghi più redditizi.

Il cippato di legno è impiegato a fini energetici tramite il processo di combustione. Il suo potere calorifico dipende fortemente dal contenuto idrico, che diminuisce con la stagionatura. Tra le caldaie a biomassa, le caldaie a cippato sono tra le più moderne caldaie prodotte.

Altra caratteristica essenziale è la pezzatura, ossia la dimensione delle singole scaglie: ogni impianto di combustione deve avere una pezzatura ottimale di funzionamento. Negli ultimi anni si è cominciato a produrre cippato di piccole dimensioni (6 mm, Figura 4).  Questo tipo di cippato, almeno dal punto di vista delle dimensioni, può essere usato in caldaie native per il pellet in alternativa a quest'ultimo.

Il cippato viene venduto con una aliquota iva del 10%.